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Scoperta proteina anti-invecchiamento

La chiave per rallentare il processo di invecchiamento potrebbe essere in una proteina individuata dai ricercatori dell’università di Nottingham nelle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri. Il risultato, pubblicato su Aging, può aprire la strada a nuovi farmaci capaci di rallentare gli effetti dell’invecchiamento e l’avanzare di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. I ricercatori guidati da Lisa Chakrabarti si sono concentrati su una famiglia di proteine - le anidrasi carboniche - che si trovano nei mitocondri, ossia le ’batterie’ delle cellule che convertono l’ossigeno respirato nell’energia necessaria al corpo per funzionare. Hanno visto che la proteina anidrase carbonica era presente in maggior quantità e più attiva nel cervello delle persone di mezza età, e nei campioni raccolti da persone giovani con un inizio di degenerazione. Il prossimo passo sarà identificare le molecole migliori con cui agire su questa proteina e studiare l’effetto di potenziali inibitori.

L'invecchiamento è reversibile, fatti ringiovanire topi anziani

Topi anziani sono stati ringiovaniti e la loro vita è stata allungata del 30% riprogrammando le loro cellule. La stessa tecnica ha dimostrato di funzionare anche su cellule umane in provetta. È la prima volta che si dimostra che il processo di invecchiamento non ha un'unica direzione e che non è irreversibile. Pubblicato sulla rivista Cell, il risultato si deve al gruppo coordinato da Juan Carlos Izpisua Belmonte, dell'Istituto Salk per gli Studi Biologici a La Jolla, in California. ''Dimostriamo - ha detto Belmonte - che il processo di invecchiamento potrebbe essere invertito''. Nell'esperimento i ricercatori hanno utilizzato una versione 'ridotta' della tecnica introdotta nel 2006 dal giapponese Shinya Yamanaka per far tornare 'bambine' le cellule adulte e basata su un cocktail di 4 geni, chiamati Oct-3/4, Sox2, c-Myc, e Klf4. Le cellule così ottenute sono pluripotenti, ossia capaci di seguire diverse direzioni nello sviluppo, e vengono chiamate Cellule staminali plupotenti indotte (Ips).

Scoperto il timer dell'invecchiamento

Scoperto il 'timer' molecolare dell'invecchiamento: si tratta della proteina Tzap, che si lega alle estremità dei cromosomi delle cellule agendo come un vero e proprio 'barbiere' per regolarne la lunghezza. La scoperta, che potrà aiutare a controllare i processi di degenerazione cellulare legati all'età e ai tumori, è pubblicata sulla rivista Science dal gruppo dell'italiano Eros Lazzerini Denchi, dello Scripps Research Institute di La Jolla, in California. Le estremità dei cromosomi, i cosiddetti telomeri, ''rappresentano l'orologio della cellula'', spiega Lazzerini Denchi. ''Noi nasciamo con i telomeri di una certa lunghezza e, ogni volta che la cellula si divide, i telomeri si accorciano un po'. Quando diventano troppo corti, la cellula non puo' più dividersi'' e inizia così il processo di invecchiamento. ''Questo orologio cellulare - sottolinea l'esperto - deve essere finemente regolato'', per due motivi: da un lato, deve permettere un numero sufficiente di divisioni cellulari per garantire lo sviluppo dei diversi tessuti dell'organismo e il loro rinnovo; dall'altro lato, invece, deve evitare che avvenga una proliferazione incontrollata, tipica delle cellule tumorali. La chiave di tutto è la proteina Tzap, ''che determina la lunghezza massima dei telomeri - precisa Lazzerini Denchi - permettendo alla cellula di proliferare, ma non troppo''. Come un premuroso barbiere, Tzap si lega ai telomeri che restano un po' troppo lunghi e li regola, dando una 'spuntatina' solo quando necessario per evitare che aprano la strada al cancro.

Scoperte molecole contro invecchiamento cellulare

Individuata per la prima volta una classe di molecole specifiche per bloccare i segnali che portano all'invecchiamento cellulare causato dal deterioramento dei telomeri, sequenze di DNA poste all'estremità dei cromosomi proprio con la funzione di mantenere integro il Dna contenuto nei cromosomi stessi.

Come si realizza un progetto tanto rivoluzionario

Sono già note cause dell'invecchiamento e della morte cellulare.

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